La Vigna del Signore
Traccia per un soggetto cinematografico
La Vigna del Signore
Sommario
Il“governatore” di una delle cinque grandi aree del mondo telefona all’altissimo: riferisce che la sua vigna sta andando in malora e chiede aiuto. Il Signore risponde: possibile che non sono bastate le tante ciambelle di salvataggio che vi ho inviato? Si riferisce a quanto hanno mostrato Lorenz con l’imprinting, gli Harlow con l’attaccamento, Freud con l’inconscio e la pre-concezione.
No signore, non hanno suscitato alcun ravvedimento. Allora esci subito dal tuo ufficio e vai a vivere in mezzo a loro. Cerca di capire, di vivere le loro sofferenze e poi fammi una relazione circostanziata.Il governatore ubbidisce e si appresta a raccogliere alcune storie simboliche, capaci di rappresentare meglio lo stato dei fatti. Per questo si sofferma sulla storia di Sergio, di Luisa, di Anna, di Giulia, più altre storie flash e le molte immagini per documentare la realtà della “vigna”odierna. Il film s’interrompe bruscamente. Appare il Regista per dire che il film non contiene l’atteso finale: (ognuno deve immaginarlo come meglio può.
Premessa
Si parte dal presupposto che il mondo (vigna) sia suddiviso in cinque grandi aree semipermeabili e permeabili, più altre aree minori; che In ognuna di queste aree, per conto del padrone, sovraintende un governatore ben identificato e riconosciuto in alcune aree, mentre in altre resta quasi invisibile. Le aree possono essere pensate come quelle dei Cristiani, degli Ebrei, degli Islamici, dei Buddisti, dei Minervini (Atei/Scientisti).Ciascuna delle cinque aree è strutturata in una specifica identità formatasi attraverso varie stratificazioni durante il percorso storico.Considerato anche che nel mondo vi è la presenza attiva dell’invidia, della gelosia, dell’amore, della competizione, dell’aggressività. Ma circolano anche le presenze del male e del bene, di eros e di thanatos così come vi è la presenza dell’ossigeno, dell’acqua, del calcio.
L’antefatto /preludio è costituito dalla comunicazione fra due voci: una forte timorosa e piena di devozione, che parla come Fattore/ Governatore di fiducia della vigna, il quale , dentro un’atmosfera di grande suspense , relaziona e fa presente il suo sconforto e la sua incapacità a far fronte alla rovinosa strada intrapresa dal popolo della sua vigna. Chiede aiuto: La vigna sta andando in malora, le piante seccano continuamente e non sono rimpiazzate da altre giovane piante , le poche nuove piantine non riescono a crescere e a dare frutti, la desertificazione avanza di pari passo dell’invasione di cavallette, gabbiani, cinghiali; l’altra imperiosa, risentita e da capo supremo esordisce, inserendosi nell’importante suono delle trombe e dei corni : “perché in questa vigna non sono state colte le ciambelle di salvataggi che vi ho elargito ! ne i tanti segnali disseminati ovunque per illuminare la via da seguire! E’ tu, da bravo che eri, perché sei diventato cosi incapace di proteggere la tua vigna. Piano piano la vigna si rivela immagine di un territorio rappresentato da finta luce messa sopra ombre , allegrie impastate in stordimenti di artificiosi piaceri, ingannevoli miti che ostacolano la conoscenza della realtà , inversione e cambio di valori, comportamenti snaturati, realtà di vita a termine. Buoi, (che non esistono più) mentre escono tutti dalle stalle.
Il Signore con voce imperiosa e magnetica intima al “ Governatore” fattore della vigna di uscire dal suo ufficio andare in mezzo al suo popolo per cercare di capire dall’interno quanto sta succedendo. Qui la figura del governatore si materializza nella figura del reporter, del ricercatore, di uno del popolo con il compito di vivere assieme a loro,di scandagliare la realtà su cui ha giurisdizione, di condividerne le sofferenze e le deviazioni, scendendo fino al luogo della rovina dei valori basilari. Isola, documenta ed entra nel vivo di situazioni emblematiche, con scene ambientate su strade, in interni, in ogni luogo. (città, paesi,campagne, ) (disco club, famiglie, …) Tali scene, pur facenti parte di una trama unica , sono come quadri rappresentativi presi dal vivo, rubati dalla realtà effettiva, ma esaltati in spettacolari teatralità oniriche , quindi smussati per non toccare certe sensibilità.
Per spiegare le possibili scene.
Lo scorrere dei quadri può essere intercalato dalle voci narranti: Le prime due voci del preludio, soprattutto quella del Signore che ne spiega, uno per uno il significato in contrasto con quanto prescritto / Le indicazione date da lui al genere umano, per ben condurre la vita in quel pezzo di mondo. Le indicazioni del Signore , scritte nelle “istruzioni del foglio illustrativo” , vertono essenzialmente sul rapporto fra natura e cultura: la prima “scheda madre, bios” che deve mantenersi integra nella sua essenzialità, nel genere umano; la seconda che aiuta nell’adattamento al contemporaneo ambiente di vita: La natura concede dei cambiamenti sostenibili, e la cultura nel suo sviluppo ha il compito di far comprendere quanto è necessario preservare , per evitare di entrare nel baratro dello snaturamento e della morte. Al Governatore spetta il compito di illuminare e controllare il rispetto delle basi della vita familiare e comunitaria, questo che è inscritto anche nelle “tavole”della natura, ricorda continuamente l’importanza del apportato fra genitori e figli, fra uomini e donne e fra gli altri consimili: il tutto in una cornice di religioso atteggiamento con tutto il creato (ambiente-natura) e prevedendo le opportune sanzioni per i trasgressori.
L’inchiesta, le interviste sulle storie simboliche della realtà odierna , mostrano come i personaggi, le persone (intese pure come maschere simboliche) diventano dipendenti di un percorso già segnato e degenerato. I figli sono messi al mondo su strade dove la segnaletica è stata manomessa e invertita, sembra che si siano fermati e fissati all’età del gioco, vanno verso il precipizio, e non ne hanno alcuna consapevolezza. Pensano di andare felici in vacanza mentre stanno viaggiando contromano. E’come se fossero caduti in una trappola/vortice che sostituisce il piacere semplice del vivere con false emancipazioni dionisiache. Cosi facendo diventano seguaci del loro aguzzino (che risiede in maligne ombre non ben individuabili). O in polpette avvelenate deposte da qualcuno, poco raccomandabile . Gli organi riproduttori di questi discendenti di Adamo ed Eva sono stati fatti diventare dei colorati parchi gioco. Ormai pensato tutti: ”persone semplici, intellettuali, professori,” che i figli bisogna farli con la testa, hanno dimenticato che i figli bisogna farli con il cavolo. L’inchiesta del governatore farà emergere come la situazione sia andata in malora e prosegue verso il peggio nonostante le tante “ciambelle di salvataggio” avvertimenti forniti per favorire l’aggiustamento e la salvezza. (corrispettivo dei miracoli )
Cattura scene emblematiche,
individua storie e intervista i vari specialisti delle sofferenze umane. Rileva come le avvenute rotture vengono riportate, anche nei testi accademici, ma senza che vi sia alcuna attenzione alle loro cause e alla formulazione di eventuali rimedi. Non soltanto studiosi e professionisti, Il governatore nei panni del reporter d’inchiesta interpella varie persone e di diverse estrazione come contadini, mamme, nonni, insegnanti, burocrati, politici, amministratori, maghi. Ciambelle di salvataggio inviate dal Signore: (Istruire a mo di apposito documentario o altra soluzione scenica, con o senza la voce narrante del comandante supremo )
Miracolo 1°
Perché nonostante la venuta di Lorenz e dei suoi seguaci che hanno fatto vedere come sia indispensabile per un neonato assorbire la presenza fisica della madre, quanto è importante il processo dell’imprinting che si realizza fra figlio e madre nell’ambiente di vita, e quanto sia indispensabile il contatto e la presenza fisica di entrambi e le conseguenze disastrose nel caso che l’imprinting venga rovinato. Molti animali come si accorgono che qualcuno ha manomesso l’imprinting (i piccoli toccati da estranei) Li ritiene persi definitivamente e li abbandona. (far vedere a mo di apposito documentario o altra soluzione scenica, con o senza la voce narrante del comandante supremo )
Miracolo 2°
Perché nonostante la venuta degli Harlow che hanno fatto vedere come le scimmie che vivono in città, “cattività “ possono anche avere il pelo lucido , sembrare sane , belle e benestanti. Ahimè diventano incapaci a riprodursi, e se qualcuna ci riesce non sa poi come crescere i figli sani.(far vedere a mo di documentario apposito )
Miracolo 3°
Perché, Perché. Perché nonostante Freud e la psicoanalisi abbiano fatto vedere come la vita razionale e cosciente viene trainata da una vita inconscia ed emotiva. Ed anche religiosa. Perché nonostante il contributo di 100 anni di psicoanalisi la vigna con tutti i suoi vignaioli di questo Governatore va sempre più in rovina . Perchè non si vuole vedere che la vita cognitiva e razionale non può soddisfare tutta la realtà e i bisogni dell’uomo. Una parte importante risiede nella pre-concezione, nell’inconscio e si esprime tramite l’espressione artistica , pensiero magico e religioso.
La danza della pioggia non è una stupidità, oggi si chiama manifestazione, è fatta contro i terremoti, contro le ingiustizie. Segue uno spaccato di fotografie della vigna, alcune di esse sono isolate esaltate spettacolarizzate..Storie rappresentative di parabole invertite.
Una scena molto simbolica e rappresentativa della deriva innaturale.
1-Sergio , signore adulto, con i segni della fatica sul volto, forse contadino e vittima di normative, di leggi , diaboliche e meticolose. Era stato già multato per aver raccolto nel bosco vicino un mazzetto di asparagi, (tipo mazzettin di fiori) come tante volte aveva fatto suo padre. E’ stato accusato di essere privo del patentino previsto dalla legge del governo. Questa volta sale su un mezzo pubblico (bus) che da Mentana lo porta a Roma per recare al suo caro medico , che si era rivelato essere tanto bravo e umano, l’omaggio di un pollo ruspante da lui stesso allevato, ora adagiato e protetto sotto la sua capiente giacca. Di tanto in tanto lo accarezza, sempre sotto la giacca, il pollo curioso, che non aveva mai viaggiato su un bus, tira fuori dalla giacca il suo lungo collo con la testa rosso crestata , Sergio amorevolmente gli sposta il collo per farlo rientrare e proteggerlo. Dopo un po, il pollo ci riprova. Dopo il ripetersi di queste manovre il controllore del bus irrompe vicino a Sergio , urlando , come se avesse fatto una scoperta eccezionale:” senta lei, lo sa che dentro il bus non si possono portare animali vivi!, devo multarla, e ritorna nella sua postazione a prendere il blocchetto delle multe. Quando si avvicina al posto del contadino, con il blocchetto delle multe e la penna pronta a scrivere , Sergio con uno zact, stacca con una manovra fulminea la testa al pollo e se la mette in tasca, cosi risolve il problema dell’ animale vivo. Il controllore, adesso meno spavaldo, timoroso che lo stesso gesto possa essere riservato a lui, quatto quatto si allontana ritornando nella sua postazione, rimettendo al suo posto il blocchetto delle multacce sue.” “Cortigiani -Roditori vil razza dannata” (Rigoletto – si sente un pezzo d’opera)
2- Parabola di Luisa, una donna che si era trovata con il suo desiderio di maternità soffocato, con delle argomentazioni di testa che la portavano a selezionare rigidamente il giro di conoscenze e amicizie, ma anche letture, e mode varie , che di fatto inducono a sostituire il naturale desiderio materno con il legame e l’affetto verso il gatto. Si assiste al festeggiamento del compleanno del cane con tutti i crismi delle grandi occasioni, foto ricordo, musica di circostanza, elargizione di tanti regali, alcuni al limite della fantasia come il cellulare e perfino il pianoforte .Tuttavia arrivata a quarantacinque anni, in Luisa insorge impetuoso il desiderio di maternità .Luisa oramai, si ritrova stressata e inferocita di rabbia con tutti, si sente ingannata e fallita , fa continui viaggi in Spagna , affidandosi speranzosa, agli interventi dell’ ovodonazione e la domenica a padre Gino.
Giovani derubati della loro centrale quota di vita.Anna da bambina aveva un’idea molto chiara, precisa e forte di come avrebbe voluto la sua vita, e si è impegnata con tutta se stessa, si è impegnata nello studio, nel lavoro, nei rapporti con gli altri, ha fatto tanti sacrifici per perseguire il suo sogno. Il modello al quale si riferiva era costituito dal suo nucleo familiare di origine, dove lei era cresciuta da piccola e continuata la sua adolescenza. La presenza di più figli movimentava le giornate, le conversazioni, gli stessi sogni il calore degli affetti si univa alla sicurezza materiale. La sua famiglia futura di sicura sarebbe stata ancora più bella, con cinque figli , che nel calcolo della sua immaginazione sarebbe stata formata con tre figli maschi e due femmine. I figli se li prefigurava ben realizzati nel lavoro e nella vita. Nella sua testa aveva già deciso per il loro bene che uno facesse l’ avvocato, uno il medico, e uno l’ingegnere ; le femmine una la professoressa e l’altra la musicista oppure giornalista. Il piano prefigurato nella mente della bambina, di formarsi una sua famiglia unita , forte e colma di semplici e romantici affetti, si va a scontrare con il piano fattuale della ostile realtà odierna. Man mano che gli anni passano arriva all’ambito traguardo del matrimonio e pure alla maternità , ma in agguato si presenta , come un feroce predatore, la separazione. Questo “predatore” colpisce una coppia su due, Ma la sua separazione è della peggior specie. Il marito testardo non gli passa l’assegno di mantenimento: adducendo come scusante il fatto che lui la separazione non la voleva .Anna si sente perduta ma non vuole arrendersi, vuole ancora cercare un nuovo amore per rifarsi una nuova famiglia normale.
Questa sua onesta aspirazione la trasporta però, verso la frequentazione di diversi uomini già separati, delusi, frustrati che hanno ripiegato verso relazioni come incontri a termine, senza futuro. Lei non si rende conto che le sue aspettative non coincidono con quelle delle persone che frequenta e più passa il tempo più si abbrutisce.
In tal modo il suo equilibrio psichico finisce sull’orlo di arrendersi alla depressione, ma lei ancora non vuole darsi per vinta, pur stremata dalle tante delusioni: mancanza di comunicazione con il figlio adolescente, il quale si rintana nella sua stanza, davanti a uno schermo di computer, rifiutando di mangiare assieme a lei, alla quale si rivolge sempre in modo rabbioso. Nel proprio profilo face book tiene ancora la foto assieme al padre: questo nuovo strumento di comunicazione è diventato il modello familiare di questo giovane . La donna vive sotto due opposti predatori, da una parte l’ombra della depressione con la lusinga di resa, dall’altra la tenacia a perseguire il sogno di una semplice famiglia normale.
Il discorso che fa a se stessa è delirante, affermando di avere un carattere forte e pronto a debellare il vuoto depressivo in agguato : si vanta di avere e frequentare diversi amici con i quali si diverte ballando e finalmente dichiara di essersi fatta un nuovo compagno capace di farla divertire (allontanare dalla realtà). Sempre consapevole che entrambi tramite il ballo e il divertimento si sentono realizzati . Certo si tratta di una realtà a tempo, capace o meno di progettare futuro ? Probabilmente in questa consapevolezza di falsata felicità ha perduto il sogno di formare una famiglia , che pur era un diritto per lei. Infatti le sue affermazioni esaltanti sono intercalati da frasi contrastanti : “ sono arrabbiata da morire perché dentro mi sento rovinata , mi hanno rubato il diritto ad avere una famiglia, almeno come quella dei miei genitori e dei miei nonni”. Questo è un diritto naturale, come crescere con due occhi, due mani, una testa.
Oramai la rabbia esplode e non nasconde più la sbandierata forza di carattere e la falsa euforia. Parla come una furia , di essere stata derubata, ingannata, truffata.
-Oggi sono incazzata da morire perché dentro mi sento rovinata , mi hanno rubato il diritto ad avere una famiglia, almeno media.
Avere una famiglia come l’hanno avuta i miei genitori e i miei nonni è un mio diritto. Chi è che mi ha derubato, ingannato, truffato. Chiiiiiiii ??? –
Si lascia prendere da uno spirito guida che la porta a urlare in piazza le sue ragioni , mentre urla come un’invasata si accorge che tante altre persone si unisco a lei , in un baleno diventa capopopolo e porta avanti rivendicazioni di tutti coloro che si sono ritrovati azzoppati nella loro vita.
A rafforzamento e a precisazione di quanto riportato nelle altre storie vengono aggiunti vari colloqui e interviste con chi può dare contributo a una migliore fotografia della realtà.
Intanto scorrono le scene che fotografano quartieri prima importanti e ora abitati solo da cani, anziani e qualche straniero .
Ancora immagini e suoni di discoteche e pub: immagini spettacolari che velano la realtà.Le scene spettacolari, divertenti, tristi, nostalgiche, rappresentano banchetti e festini a spese delle generazioni future.
Lo sconvolgimento è ordinario giornaliero e temporale . Si manifesta durante la crescita, nella famiglia, nei rapporti sociali, dell’amicizia e dei sentimenti, nel lavoro.
L’invasione dei cani.Nello stesso gruppo di scene, simile alla storia del pollo in bus, Salgono diversi passeggeri con cagnolini, cani e cagnoni.
Il pollo portato di nascosto dal passeggero nella storia precedente porta con sé il significato concreto del regalo diretto a una persona (il caro medico bravo) dal contadino riconoscente.
Lo svolgimento della storia ne aveva poi spostato il significato verso il comportamento persecutorio della diabolica burocrazia ( incarnata dal controllore) che non riconosceva agli animali vivi l’accesso sui mezzi pubblici.
Tempo dopo, il divieto di portare animali vivi sul bus non esisteva più , anzi gli animali vivi sul bus adesso la fanno da padrone. Il ricorso massiccio agli animali domestici s’inserisce in un panorama, dove la solitudine, il vuoto derivante dall’assenza di rapporti affettivi solidi, viene deviato e compensato dall’affetto degli animali domestici umanizzati .
Eppure tale disagio e sofferenza si manifesta allegramente e in maniera coinvolgente. (Titanic Bus) Nella trasposizione filmica l’immagine dei cani sul bus viene inserita in scene chiassose di risate , sorrisi, scambi di parole amichevoli tra i passeggeri che osservano sorridenti e con atteggiamenti festosi .
Intanto c’è da precisare sotto il profilo tecnico delle riprese, che la scena può essere sistemata con immagini traslate, per far comprendere che avviene tempo dopo, nel contrasto di significato degli animali in rapporto agli esseri umani nel contesto delle loro operatività.
Altri passeggeri, per la gran parte anziani, li sbandierano orgogliosi di possederli, ne parlano fra di loro, ancor più allegramente che dei loro familiari cari.
Nello scambio di chiacchiere che vertono sulle abitudine dei cagnolini spuntano gli inviti a compleanni dei rispettivi animali di compagnia , apprezzamenti morali in confronto alle persone umane, che invece non sono affettuose, tradiscono e si rivelano poco affidabili.
A completamento della scena dei cani s’inserisce la cerimonia del compleanno del gatto, del funerale del cane in maniera solenne, toccante, commovente, esagerata.
Dal resoconto dell’inchiesta risulterà un altro dato importante: sotto l’apparente presenza del diffuso benessere e divertimento , avanza una sicura traccia pestilente, sventola la bandiera della mancanza del cuore centrale! Del naturale bisogno affettivo, di formarsi una famiglia, allacciare relazioni gratificanti, procreare figli sani,andare d’accordo fra loro stessi: tutto questo si disfa come la trama della vita e quel che è peggio reagiscono rifugiandosi in stordimenti artificiosi. Incoscienti di quanto sta succedendo non possono nemmeno tentare di trovare un rimedio..
Le voci sospese, senza un volto, si mescolano alle voci della natura rivoltosa all’urlo di una tempesta, fulmini, saette, grida di animali, animali che s’accoppiano, che figliano, che muoiono, compongono una colonna sonora che annuncia la narrazione.
Una mamma ben vestita, sui 40 anni con un’aria visibilmente seccata, come se stesse facendo malvolentieri quello che sta facendo. Ogni mattina verso le otto la s’incontra protesa con la mano destra a tenere il cellulare vicino all’orecchio, per parlare chi sa con chi , con l’altra spinge il passeggino per portare il suo piccolo bambino all’asilo nido.
– Dopo un paio d’ore la s’incontra nuovamente , ma questa volta con un abito diverso , di colore rosso, ma anche con un fare contenta e gioiosa appare come se se la stesse piacevolmente spassando col suo cagnolino nero e antipatico. Mentre il suo figlioletto l’ha depositato all’asilo nido.
La storia di Rossella, cartomante sorridente nella danza di riti propiziatori e proponente il tema dell’illusione perché lei elargisce buoni eventi ai clienti. Senza tralasciare di accennare al possibile intervento di traverso del maligno, giusto per giustificare un suo presagio errato, assolvendo anche uno sbagliato comportamento del cliente.
Il sovrintendente, dopo aver effettuato l’inchiesta ( con interviste e riprese di scene o di solo immagini), dovrà relazionare per riuscire a capire i motivi del male, nonostante i segnali per una giusta direzione-.
La relazione sulla vigna e sui vignaioli è completata , sono stati messi in evidenza molte criticità.
Flash 7 – Nelle poche famiglie con più figli troppo frequentemente non regna più la gioia e la forza della fratellanza, ma un’intestina lotta fratricida serpeggia indisturbata.
Flash 6- La sostituzione del naturale affetto materno con una forma deviata di affetto spettacolarizzato verso animali domestici mentre mancano forme di vera comunicazione in famiglia.
Flash 4- Manomissione della natura animale , come le mucche private del piacere sessuale per indurli invece a riprodursi artificialmente, polli corrotti e ricattati a fare uova per il mercato notte e giorno.
L’accoppiamento sessuale fra gli esseri umani diventato come un fugace divertimento da luna park, che stordisce e si perde, senza alcun pensiero verso il fine basilare della riproduzione.
Flash 5 – La scalata sociale in tutti gli ambiti (dal religioso, all’accademico, amministrativo e politico) fatta dopo aver abbassato i rapporti umani alla prostrazione.
Flash 3 – La solitudine dilagante, quartieri con tante persone che vivono da sole, separate o in cerca di corsi, lauree, balere compensatorie.
Flash 2- Al bar Tornatora fa colazione una giovane coppia con il loro bambino di forse due anni che sta dentro il passeggino . Tutti i tre per una mezza oretta circa senza parlarsi, ognuno parla con il proprio cellulare.
Flash 2 – masse di giocatori d’azzardo, dagli imprenditori alla casalinga. Per ottenere risposte immediate (di vincita o di perdita , illusione/ disperazione)
Gli avvoltoi aspettano la fine, solcando il cielo, pazienti e insistenti. Con l’interruzione improvvisa del film (dopo la lettura della relazione) o dopo l’immagine degli avvoltoi, come se si fosse spezzata la pellicola, non arriva ciò che si aspetta:
Il finale. Non arriva per un guasto tecnico, ma solo perchè non c’è: Questo spiega una voce guida (il regista o chi per lui) Aggiungendo che non è dato sapere il colpevole, poiché ancora manca dei passaggi storici. Non sappiamo se interverrà la mano divina o la bottiglia di vino
Ognuno potrà formarsi un finale – in base alla propria sensibilità, credenza, cognizione.
Note: Occorre bilanciare le scene anguste con lo spettacolo delle gioie e delle bellezze della natura, dei bambini, dei piccoli degli animali.
La pesantezza dalle ombre anguste provenienti dalle storie.
Non bisogna cascare nel tranello della pesantezza e della tristezza.
Non deve essere come una polpetta sospetta malfatta e disgustosa, ma come una bella polpetta gustosa con l’interno pieno del principio attivo del messaggio.
Inserire magari nella parte iniziale come a voler simboleggiare la “vigna” il canto degli uccellini, la bellezza di un romantico e positivo tramonto, la semina, la mietitura, il mulino, il forno, il pane .
Approfondimenti del soggetto possono essere rintracciati in altri scritti dello stesso autore.
Tutti i diritti per lo sfruttamento dell’idea che in queste queste pagine viene descritta e dello sviluppo della stessa, appartengono all’autore.
© Vittorio Mendicino – Roma -2019